Prima di riconoscere effettivamente “l’importanza di essere FELICE”, occorre sapere il suo significato… e quale fonte più autorevole del dizionario della lingua italiana (nella fattispecie, in questa circostanza, SABATINI-COLETTI)?
FELICE
[fe-lì-ce] agg.
* 1 Lieto, pienamente appagato della propria condizione, beato,contento, soddisfatto: sentirsi f.; che procura, rievoca felicità, pieno di gioia, di serenità: ricordi f. || essere f. di, avere il piacere di, essere lieto di, usato soprattutto in formule di cortesia e di saluto, anche in forma superl.:f., felicissimo di conoscerla
* 2 Che ha avuto buon esito, fortunato, positivo: matrimonio f.; esito f.; favorevole, invidiabile: trovarsi in una posizione poco f.; appropriato, opportuno, indovinato: scelta f. || avere la mano f., essere dotati di talento; saper scegliere bene
* • avv. felicemente 1. Nella felicità: vivere felicemente 2. Con esito favorevole: il viaggio si è concluso felicemente; in modo appropriato: esprimersi poco felicemente.
Ebbene, quanti di voi, date le coordinate, posso affermare con certezza di essere felici?
In realtà, nell’illogica logica onomastica, FELICE risulta essere anche un nome proprio di persona... Quanti conoscono Felice? Quanti credono di conoscere Felice? Come chi è Felice? Ma, ma Felice sono IO, ed essere me, perché no(?), può essere una convenienza per alcuni, una necessità per altri… un rischio e un pericolo per altri ancora, una croce che al contempo è delizia! Del resto, come più o meno sosteneva Stanislav Lec (più meno che più!), “… ad alcuni per essere felici manca davvero soltanto essere Felice!”!
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
(leggere attentamente le avvertenze!)
Questo mio blog nasce dal gioco semantico di questo vocabolo… badate bene: non è rivolto a chi spera di trovare soluzioni e rimedi alla propria infelicità quotidiana, anzi proprio per i disperati cronici, i pessimisti cosmici e quanti altri vivono di esternazioni di puntuale pateticità, le mie parole sono tutt’altro che terapeutiche, sia chiaro, non nocive per l’incolumità fisica, ma perniciose oltremodo per chi si limita a non guardare al di là del proprio naso. Il mio è un irriverente agglomerato di post più idoneo a coloro che, osservando un bicchiere riempito a metà, ne percepiscono l’eventuale pienezza, o meglio ancora a chi non delimita la propria attenzione mirando un indice puntato, non accorgendosi del sole segnalato… con ciò non intendo dare asilo a un manipolo di Pollianne che giocano coi cristalli per creare arcobaleni... ma, do ospitalità agli arcobaleni, pertanto chiunque si senta colorato (non necessariamente colorito) è il benvenuto in qualsiasi momento!
Si parlerà di tutto, più o meno... dalla letteratura all'attualità, dall'arte alla moda, dalla crisi contemporanea all'eventuale futuro benessere, dal classico all'avanguardia... ogni argomento con la spensieratezza di chi, in modo leggero, vive la propria profonda esistenza!
Orbene, accomodatevi e servitevi pure...