Ieri, 27 ottobre 2012, a Lamezia ha avuto luogo il Calabria Day, giornata dedicata a omaggiare nello stesso territorio, nella penisola e nel mondo la ricchezza e le tante capacità di una regione, che spesso viene considerata e presentata come la cenerentola tra le altre diciannove regioni. E' stato un modo interessante di conoscenza e relazione, un'opportunità per le varie realtà culturali che, numerose, hanno preso parte all'iniziativa. Avendo avuto modo di collaborare nelle vesti di partner dell'evento, attraverso il Rhegium Julii, son rimasto colpito dalla copiosa esistenza di idee e di creativi che alto portano il nome di questa terra. Ammetto però che ciò che più mi ha affascinato è stato il progetto presentato da "LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie": un gioco da tavolo originale e istruttivo... o meglio ancora "pedagogico e morale" di tassiana memoria, dal titolo "CITTADINI, la sfida quotidiana della legalità".
Ecco la spiegazione del gioco:
"Sei nei panni di un cittadino comune e nella città in cui vivi, sei alle prese con le tue sfide: imparare, costruire relazioni, lavorare, divertirti….. Nella città in cui vivi ci sono altri cittadini, ciascuno alle prese coni suoi impegni e con i suoi obiettivi. Nessuno ha cattive intenzioni…. ognuno è concentrato su di sé. Ma ti accorgi che c’è un bene collettivo che può rendere più semplici le cose per tutti: la legalità; e ti accorgi che non è così scontato averla. Le tue scelte, i tuoi comportamenti, le scelte e i comportamenti degli altri cittadini possono farla crescere o diminuire. E poi ci sono le mafie, con le loro facce violente e con quelle degli intrighi in giacca e cravatta. Tu non sei un eroe, ma la sfida della legalità è anche la tua: non vincerai la tua partita, se non riuscirai a fare, di quella che vivi, una città legale. Un gioco di scelte difficili, di abilità e di un po’ di fortuna, in cui etica, esperienza e intuito potranno aiutarti a raggiungere la tua missione rafforzando la legalità."
Non vi è gioco migliore di un'attività che possa coniugare il divertimento alla riflessione e soprattutto non vi è attività più piacevole del gioco che, senza troppe menate, abbia il compito e il merito di educare alla legalità...
E' consigliato ai bambini da otto anni in su (dato che a quella età smanettano già cellulari e IPad ed è sempre meglio istruire a un corretto comportamento civile sia dalla più giovane età) alla gente perbene (ripassare il buon senso non è superfluo) alla malagente (non è mai troppo tardi per imparare qualcosa)! Insomma per tutti... un gioco che non vince chi perde, non vince chi vince... ma vince se vince la collettività!
In periodo di crisi è un'ottima opzione per i regali natalizi di quest'anno!